Intervista a Josephine Bruno, giovane campioncina al femminile che sogna di correre in SBK.

Dopo gli ottimi risultati nelle prove libere, siamo andati ad intervistare Josephine Bruno, la promessa di Varese che tanto ci ha emozionato per il suo stile di guida e la sua spregiudicatezza. 

Quando siamo arrivati al box c’erano i quattro meccanici della squadra Gradara Corse che stavano ascoltando attentamente i suoi consigli su come ottimizzare il setup in vista delle qualifiche che si sarebbero tenute poche ore dopo, la proprietà di linguaggio quando parla di pistoni, frizione e ammortizzatori è quella di un pilota esperto, mentre la voce, il fisico e la lunga chioma di capelli raccontano tutt’altro. 

Ma andiamo a conoscere Josephine:

Complimenti per le prove libere, raccontaci un po’ di te: da dove vieni e quanti anni hai?

Ho 14 anni, sono di Varese. Grazie per il complimento, ma non sono completamente soddisfatta, è vero che sono prima nella classifica generale femminile, e ottava in quella assoluta; tuttavia sento che avrei potuto fare qualcosa di più, mi è mancato un pizzico di feeling ma proverò a rimediare nelle qualifiche di questo pomeriggio.

Sei molto giovane, raccontaci un po’ delle tue esperienze, ti piace questa pista?

Per me questo è un ritorno, nel senso che la prima volta che ho messo le ruote su una pista internazionale è stato a dodici anni proprio qui al Mugello, è una pista bellissima dove si va forte e si pennellano curve sulle colline mugellane. La stagione sta andando abbastanza bene, ci vogliono testa e cuore e tanta voglia di vincere per andare avanti in questo mondo, ma la mia esperienza per ora è molto positiva.

Cosa vuoi fare da grande?

Uno dei miei obbiettivi futuri sarebbe sbarcare in Superbike, ma per ora rimane un sogno che coltivo passo passo e senza fretta. Perché la regola principale per riuscire a farsi strada in questo settore è quello di avere la pazienza necessaria. Poi il talento ed un po’ di fortuna ti aiutano come in tutto.

Quello del motociclismo è un mondo che sembra completamente saturato dagli uomini, in questo periodo di “mee too” vuoi dire qualcosa al panorama femminile del Motorsport?

Io sinceramente spero di poter continuare per tutta la mia carriera a correre con i ragazzi, in gara è un po’ più difficile perché spesso sono molto aggressivi, ma è proprio quello che aggiunge sapore, e vi assicuro che ci sono un bel po’ di ragazze agguerrite che menano in staccata come uomini. Per quanto riguarda il dominio maschile mi sento di poter dire che il gap qui nelle moto si riesce ad appianare abbastanza.  Il percorso che ci porta al professionismo è identico a quello che devono seguire i piloti, anzi se sei una ragazza ed hai talento, essendo in poche, c’è la possibilità di emergere di più rispetto ai ragazzi che hanno ovviamente molta più concorrenza.

Un consiglio ad una tua eventuale futura collega che voglia buttarsi in questo mondo?

Nella vita bisogna provare tutto, se poi la passione nasce, bisogna saper perseverare. Io mi alleno tre volte a settimana, faccio corpo libero ed una ginnastica specifica per l’equilibrio, ho una dieta bilanciata e vivo questa esperienza come una professione. Alle ragazze che hanno paura dei pregiudizi legati al mondo dei motori dico di fregarsene ed andare avanti per la loro strada a gas spalancato.

Ci congediamo così, salutati dal sorriso spensierato, e dallo sguardo determinato di una giovanissima ragazza che ci ha trasmesso tutto il suo entusiasmo nei fugaci minuti della nostra intervista; mentre di sottofondo, tutti i rumori dal trapano ai motori che sfrecciano sul rettilineo, fanno quasi da contrasto ai modi dolci ed un po’ imbarazzati tipici di una sua qualsiasi coetanea. In bocca al lupo per tutto dallo staff della sala stampa.